Ogni giorno gli enti che erogano servizi alla persona affrontano i vincoli che la normativa cogente pone rispetto ai bisogni di normalità delle persone con disabilità. Pensiamo, ad esempio, agli utenti dei centri diurni e delle comunità che spesso vengono impiegati in piccoli lavoretti (es. distribuzione pasti, taglio dell’erba dei giardini delle comunità, ecc.). Chi risponderà del danno che l’utente ha arrecato, ad un terzo o a se stesso, nello svolgimento di tali lavori? Lo Studio sarà in grado di guidare la struttura nella predisposizione di un protocollo ad hoc che sappia conciliare il diritto all’inclusione e all’autodeterminazione dell’utente con l’obbligo di custodia in capo alla struttura.